Il Tarlo
Il tarlo, cè da sempre. mi colpisce all’improvviso quando meno me l’aspetto
Il tarlo del fare tutto per bene
Il tarlo dell’insicurezza
Il tarlo che non permette agli altri di rassicurarti veramente
Questo Covid lo ha scatenato
Il lavoro, il lavoro che cambia, entusiasmo, soddisfazione e tristezza che si accavallano..e lui li pronto a sferrare i suoi attacchi micidiali.
Lavora di soppiatto ma il danno è irreversibile.
Frantuma la base delle tue certezze, mina la tua sicurezza
ti rende fragile e ti fa conoscere la tua parte più debole.
La vuole portare allo scoperto, resisto, combatto e poi cedo.
Solo accogliere, questo posso continuare a fare,
il tempo delle illusioni è terminato.
Sognare si può ma certe volte è impossibile.
La morte di un padre, tra le tue braccia,
convinta di essere stata brava infermiera,
convinta di aver fatto il meglio, ma alla base insicura, divorata dai dubbi e forse anche un pò colpevole.
Quale nuova vita mi aspetta, continuare a fingere di essere quella che dentro non sono?
Continuare a rassicurare e dare certezze o scoprirmi al mondo e mostrare le mie fragilità?
E’ un percorso difficile, è un momento difficile, ma questo è.
Anche questo è Covid.
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